Dopo ben due stagioni (!) torno a farvi -e a farmi, con la vostra presenza- compagnia! Qualche nuovo progetto si è presentato sulla mia strada. E i tanti pezzi, stesi sulle tavole di legno sparse nella mansarda-laboratorio, aspettano pazientemente di essere colti e realizzati.
mercoledì 26 ottobre 2011
FORME LIQUIDE A COLAZIONE
Per me che faccio sempre troppo caso alla forma che il mio caffè d'orzo prende nella tazza, il progetto Le chat, le loup, e l'oiseau di Geraldine de Beco è esaltante.
Il protagonista di questo progetto è l'interno della ciotola. Gli occhi sono attratti da quel che si viene a creare all'interno di essa. Infatti, una volta riempita (di latte, caffè o qual liquido commestibile e non si voglia) i rilievi e i solchi che camminano all'interno della ciotola, disegnano a sorpresa la silhouette di un animale.
Come dice l'autore di Arte fac(to)tum, il lato poetico di questi oggetti è dato dalla sintesi perfetta tra la loro funzione e il momento ai quali sono associati o piuttosto lo stato psicologico di colui che li utilizza in quel momento. Le ciotole capienti, sono infatti dedicate principalmente per il primo pasto della giornata:la colazione, quel momento non ancora del tutto distante dal mondo dei sogni. E queste figure che il liquido fa emergere sembrano appunto gli ultimi strascichi di una notte di sogni. Ogni gesto ed ogni sorsata, deformano, animano e a poco a poco fanno svanire queste acquose visioni. Ma quello che oltremodo e personalmente mi affascina è il procedimento inverso:l'atto ludico del riempire il vuoto e vedersi creare sotto i propri occhi una visione. (A volte non vorrei mai svegliarmi!).
In modo inusuale, il contenuto diventa decoro che partecipa all'uso e alla funzione dell'oggetto. Un'idea originale e folgorante!
Geraldine de Beco con questo progetto ha vinto il tredicesimo premio al Concours International de Création en Porcelaine organizzato dal comune di Limonges. L'atelier Bernardaud affascinato dal lavoro della de Beco ha adottato il progetto e permesso la realizzazione dei pritotipi.
Sempre sul blog di riferimento, si può leggere l'intervista che l'autore ha fatto alla creatrice. Si può scoprire così il lato tecnico del suo progetto: la camera d'aria tra le due pareti della ciotola -quella esterna liscia e quella interna in rilievo- che permette di poter afferrare gli oggetti senza scottarsi, e la progettazione della forma in 3D.
Il protagonista di questo progetto è l'interno della ciotola. Gli occhi sono attratti da quel che si viene a creare all'interno di essa. Infatti, una volta riempita (di latte, caffè o qual liquido commestibile e non si voglia) i rilievi e i solchi che camminano all'interno della ciotola, disegnano a sorpresa la silhouette di un animale.
Come dice l'autore di Arte fac(to)tum, il lato poetico di questi oggetti è dato dalla sintesi perfetta tra la loro funzione e il momento ai quali sono associati o piuttosto lo stato psicologico di colui che li utilizza in quel momento. Le ciotole capienti, sono infatti dedicate principalmente per il primo pasto della giornata:la colazione, quel momento non ancora del tutto distante dal mondo dei sogni. E queste figure che il liquido fa emergere sembrano appunto gli ultimi strascichi di una notte di sogni. Ogni gesto ed ogni sorsata, deformano, animano e a poco a poco fanno svanire queste acquose visioni. Ma quello che oltremodo e personalmente mi affascina è il procedimento inverso:l'atto ludico del riempire il vuoto e vedersi creare sotto i propri occhi una visione. (A volte non vorrei mai svegliarmi!).
In modo inusuale, il contenuto diventa decoro che partecipa all'uso e alla funzione dell'oggetto. Un'idea originale e folgorante!
Geraldine de Beco con questo progetto ha vinto il tredicesimo premio al Concours International de Création en Porcelaine organizzato dal comune di Limonges. L'atelier Bernardaud affascinato dal lavoro della de Beco ha adottato il progetto e permesso la realizzazione dei pritotipi.
Sempre sul blog di riferimento, si può leggere l'intervista che l'autore ha fatto alla creatrice. Si può scoprire così il lato tecnico del suo progetto: la camera d'aria tra le due pareti della ciotola -quella esterna liscia e quella interna in rilievo- che permette di poter afferrare gli oggetti senza scottarsi, e la progettazione della forma in 3D.
In definitiva una creazione entusiasmante. Infatti, le ciotole in vendita da Bernardaud, sono già da tempo terminate.
Iscriviti a:
Post (Atom)