martedì 3 febbraio 2015

Il fascino della finestra di fronte



Gail Albert Halaban




Il film "La Finestra sul cortile" rimane per me uno dei film di Hitchcock che preferisco. Mi ha sempre affascinato la ricchezza di situazioni e personaggi contenuta in quel piccolo mondo che è il cortile di un quartiere cittadino americano. Ogni volta che lo guardo cerco sempre di cogliere ogni più piccolo particolare. Forse è questo uno degli aspetti motivanti per la quale questo film non smette mai di affascinarmi. E come il protagonista, sono attratta dalla curiosità di conoscere le vite dei personaggi che abitano in quel cortile: capire cosa pensano, quali sono i loro gusti, che tipo di vita fanno, quali sono le loro passioni...Ho infondo una profonda curiosità per l'essere umano. Questo è il fascino della finestra di fronte.






Non ricordo quanti anni avessi avuto la prima volta che vidi il film, ma ricordo bene che questa attrazione verso la conoscenza della vita altrui, mi ha sempre accompagnato. Ricordo che a scuola rimasi notevolmente colpita da una stampa sul sussidiario scolastico, in cui vi era illustrata in sezione, la tana dell'orso bruno. L'orso stava risalendo la cuna che portava verso la sua casa. L'osservatore intanto poteva curiosare lo spazio in cui viveva. Una poltrona gialla, un libro ed una tazza fumante appoggiata sul tavolino aspettavano Orso Bruno. Vi era anche un letto con la coperta, una libreria, una stufa ed un piccolo lavello con la finestra. Ed io mi perdevo a guardare tutti i particolari! E così anche per il bruco nella pera!
Con mia immensa gioia ho ritrovato quel sussidiario, con quelle due immagini ad aspettarmi!





Forse è anche questo retaggio di immagini che mi ha portato a realizzare casette :) Le creo immaginandomi di trovare un micromondo abitato da qualcuno. E quando si illuminano cerco di scorgere da quelle finestre qualche figura che lasci traccia della sua vita.







Le opere fotografiche di Gail Albert Halaban sono state di ispirazione e punto di partenza per questo post. Vi consiglio di andare a vedere le altre opere sul suo sito. Ne rimmarrete incantati!


domenica 1 febbraio 2015

Rinnovamenti: la necessità del foglio bianco

Per artisti e creativi l'incontro con il foglio bianco può presentarsi a volte come una vera angoscia-te lo ritrovi steso sul tavolo che ti guarda sfacciatamente pallido!- altre volte si cerca come una necessità. 
Ti trovi alla ricerca di uno spazio bianco, dove l'immaginazione è libera di girare. Questo è successo a me, quasi un anno fa, all'inizio della primavera (ed è ormai così ciclicamente). Avevo bisogno di resettare il lavoro che fino a quel momento avevo fatto sulle casette. Sentivo che certe linee estetiche non mi appartenevano più.
Una prima prova di cambiamento l'avevo testata già qualche tempo prima, liberando la casetta da ogni dettaglio e lasciando in evidenza solo la linea della struttura. Tra l'altro per evidenziare ulteriormente la forma avevo deciso di non dare la cristallina lucida. 
Le casette di partenza le avevo immortalate qui (a rivederle inorridisco!!! ahahah!). Questa è stata la prima trasformazione...










Un gran cambiamento direi! Non è vero?

Questo mi piaceva, perché andava a creare inconsciamente il mio foglio bianco. La casetta liberata di ogni orpello era ora pronta ad accogliere nuove ispirazioni che in seguito si sono sviluppate e mi hanno portato a trovare una sintesi estetica finale.

Prima di tutto ho creato una superficie mossa con delle foglie impresse. Per farlo ho usato degli stampi. La scelta del tetto mi ha sempre diviso: sono tornata ad appplicare le tegole, ma il fascino della forma pura mi attrae sempre e quindi capita che vada poi anche a realizzare casette con il tetto liscio.
Aggiungo sul tetto uccellini o altri animali e taglio una porta semiaperta. Le forme sono diventate più cicciotte.




Ho lasciato gli ingobbi colorati dati a pennello, per il bagno ad immersione nell'ingobbio bianco. Io l'adoro! Bisognerebbe scrivere un post intero solo sull'ingobbio bianco. Avrei una miriade di sensazioni tattili e visivi da descrivere su questo elemento. E' molto più veloce, comodo e bello, perché la superficie poi asciutta, risulta  setosa come il velluto e da una bella base per l'applicazione dei decori a pennello. Inoltre ha una gradazione di bianco che vira all'avorio. Questo da un risultato molto più caldo e piacevole a guardarsi. 





Ora l'aggiunta del colore la do a tocchi di pennello con i colori sottocristallina e gli ossidi. Ho colorato il tetto e decorato le pareti con foglie e fiori. Con l'aggiunta finale della cristallina trasparente, sono così giunta alla mia sintesi finale sulle casette portacandela...









In ultimo, mi sono lanciata nell'impresa (felicemente riuscita) di proporre la casetta anche come lampada, con impianto portalampadina installato alla base.








Che ve ne pare? Cosa pensate di questo cambiamento? Rendetemi partecipe delle vostre opinioni!

Le ultime casette realizzate sono visionabili su flickr oppure su facebook entrambe nell'album TEMPORARY SHOP. Sono tutte scontate del 10%! Se volete informazioni più dettagliate e prezzi, contattatemi mandandomi una mail :)





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