lunedì 5 dicembre 2011

QUEST'ANNO IL PRESEPE LO FACCIO SOTT'ACQUA!



E in ottima compagnia dei pesci direi! Sì perché questo Natale, lasciato da parte il discorso sui mercatini inerenti, mi sono dedicata ad altro, realizzando un presepe che sarà esposto alla rassegna intitolata " I presepi sott'acqua", che l'acquario "Le Navi" di Cattolica organizza per il 5°anno consecutivo. La particolarità di questa rassegna sta nell'ubicazione delle opere, che saranno immerse nelle vasche abitate da numerose specie di pesci e di squali di tutto il mondo.

Per la precisione la mia scultura sarà inserita nella vasca dei piranha!!! (Ho un brivido di terrore!!) Ma questa vicinanza di una rappresentazione religiosa e quindi inerente allo spirito, con questi pesci così carnali, mi ha subito affascinato. Il sacro e il profano sono di nuovo a confronto.


Ed io stessa mi sono confrontata con un tipo di terra per me ancora sconosciuto: l'impasto semirefrattario rosso (della ditta vicentina Cecchetto). Per chi non lo sapesse, il semire è argilla miscelata ad una certa quantità di chamotte, ossia una miscela di mattoni frantumati e sabbia ricca di silicio. Questi componenti variano di dimensione, rendendo l'impasto argilloso più o meno granuloso. Lo chamotte da resistenza al pezzo finito, ma riduce la plasticità dell'argilla al momento dell'esecuzione. L'avevo comperata tempo fa per sbaglio. Avrei dovuto realizzare dei pezzi di grosse dimensioni e sapevo che avrei dovuto usare un semire per la maggiore resistenza alle tensioni, ma non avevo considerato che l'impasto non riesce a dare nitidezza nei dettagli. Avrei dovuto infatti , ricavare dei particolari abbastanza precisi e minuti, e l' ho fatto scavando e togliendo con la miretta e potete immaginare il risultato!! Linee sporche e sgranate. Decisamente non l'effetto che avevo in mente! Ma ho voluto e mi sono voluta dare, una seconda possibilità proprio con questo presepe. Un bassorilievo-scultura dell'altezza di 50 centimetri circa. Ho eseguito un lavoro a colombino, riuscendo a ottenere uno spessore (pericolosamente!) abbastanza sottile. Poi ho lavorato sui visi delle figure sacre. Visi molto piccoli, che sono riuscita ad ottenere non togliendo la materia con gli attrezzi, ma andando a muovere le forme con le stecche di legno. Insomma, bastava per un attimo ascoltare e capire il carattere di questa terra. E questo è il risultato. Che ve ne pare?


Questo il pezzo crudo:
 
E questo il pezzo cotto:





Io così, comincio ad amare questa terra. La sua grana ed il suo colore mi fanno impazzire. La cottura a 13oo° (forno Bucci di Pesaro) ha dato al pezzo dei bellissimi toni di colore che variano da un rosso bruciato ad un marrone castagna che le foto non rendono giustizia! (dovrò decidermi a fare un corso accellerato di fotografia!!)
Aspetto i vostri commenti e le vostre visite all'acquario, che se non altro vale davvero la pena di visitare, per le meravigliose specie animali presenti.
La rassegna partirà giovedì 8 dicembre e continuerà per tutto il periodo natalizio, dal 26 dicembre fino all'8 gennaio. Ma consiglio di verificare le date precise sul sito.
Qui il comunicato stampa della rassegna.
Buon lungo week end a tutti!!

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